Dire che la musica non ha confini è la cosa più scontata di questo mondo. Così come dire che c'è un certo tipo di musica, non per forza quella "militante" (quella dei 99 Posse o della Banda Bassotti, tanto per fare un paio di nomi che dovrebbero essere noti ai più), che fa delle tematiche sociali il suo punto di forza.Quando però si incontrano Francesco Sondelli e Maurizio Capone con i suoi BungtBangt quel che ne esce è tutt'altro che scontato.
Per chi non li conoscesse: Francesco Sondelli (che sto conoscendo anch'io in questi giorni...) è un cantautore e produttore indie/pop/rock napoletano che vive a Los Angeles, uno dei tanti emigrati conosciutissimi all'estero e totalmente sconosciuti nel loro paese (d'altronde il detto "Nemo propheta in patria" qualcosa vorrà pur dire, no?). Maurizio Capone, per chi mastica un pò di musica alternativa - e capisce il napoletano - è ormai una realtà più che apprezzata. Potremmo anche definirlo il "musicante ecologico" perché, insieme al suo gruppo BungtBangt suona degli strumenti un pò particolari: rifiuti. Ogni tanto, in quei rari, rarissimi barlumi di intelligenza della nostra televisione, può anche capitare di vederli in un'esibizione live che, vi assicuro, è qualcosa di eccezionale.








