Come tutti i processi politici – e chi di voi conosce la storia del nostro paese degli anni '70 dovrebbe saperlo – anche la carcerazione dei leader del popolo mapuche è ingiusta, fatta tramite processi sommari (vengono addirittura utilizzati testimoni a volto coperto, e quindi probabilmente prezzolati dallo stato cileno) al fine di fiaccare la resistenza di questo popolo, che da 500 e più anni, dai tempi dei conquistadores, lotta per la propria terra e per il proprio diritto alla vita. (qui trovate una “biografia” del popolo mapuche).
Loro sono dei weichafe nell'anima, sono dei guerrieri. Come d'altronde lo sono molti dei popoli indigeni del Sudamerica. Lottano con ogni mezzo per riprendersi la terra strappata dal colonialismo borghese e regalata ai "signor padroni", che negli ultimi anni altro non sono che le infami multinazionali, fautrici di un nuovo imperialismo coloniale del III millennio. Chiedono solo che la comunità internazionale si schieri con loro, in una lotta impari di cui spesso neanche si parla.
Noi “occidentali” forse non potremo fare molto per aiutarli, non potremo effettivamente combattere al loro fianco. Ma credo che già iniziare ad interessarsi – in maniera più o meno attiva – alla loro storia, innanzitutto raccontandola, possa essere un primo passo per forgiare dei nuovi weichafe. Dei nuovi guerrieri. In modo da sentirli urlare ancora marrichiweo!!! (dieci volte vinceremo!!!)
Approfondimenti:
- L'intervista fatta all'ospedale a lamien Mireya: http://www.informa-azione.info/intervista_alla_prigioniera_politica_mapuche_mireya_figueroa
- Lettere dalle carceri politiche: http://it.mapuches.org/doc/prigionieri060426.html
qui il video per gli amici di Facebook: http://www.youtube.com/watch?v=4RlEmdxWCcQ