Arrestata Mireya Figueroa, leader del popolo mapuche.

Comune di “Pedro Aguirre Cerda”, Santiago del Chile (Cile) – dopo oltre 5 anni in cui viveva in clandestinità, nei giorni scorsi è stata arrestata la lamien (sorella) Mireya Figueroa Araneda, leader della comunità mapuche Tricauco, la cui colpa – secondo la non certo equa giustizia cilena - è quella di aver presumibilmente partecipato all'”incendio terroristico” del dicembre 2001 del fondo Poluco Pidenco di Ercilla, regione della Araucanía (Cile). La detenzione di lamien Mireya è profondamente ingiusta, non solo perché con i suoi fratelli lotta per riprendersi qualcosa che le appartiene di diritto, ma anche per le precarie condizioni di salute in cui grava (soffre di diabete ed ha un tumore al seno in fase terminale) e che solo negli ultimi giorni sono state prese in considerazione dal giudice che le ha finalmente concesso la possibilità di un ricovero ospedaliero.

Come tutti i processi politici – e chi di voi conosce la storia del nostro paese degli anni '70 dovrebbe saperlo – anche la carcerazione dei leader del popolo mapuche è ingiusta, fatta tramite processi sommari (vengono addirittura utilizzati testimoni a volto coperto, e quindi probabilmente prezzolati dallo stato cileno) al fine di fiaccare la resistenza di questo popolo, che da 500 e più anni, dai tempi dei conquistadores, lotta per la propria terra e per il proprio diritto alla vita. (qui trovate una “biografia” del popolo mapuche).

Loro sono dei weichafe nell'anima, sono dei guerrieri. Come d'altronde lo sono molti dei popoli indigeni del Sudamerica. Lottano con ogni mezzo per riprendersi la terra strappata dal colonialismo borghese e regalata ai "signor padroni", che negli ultimi anni altro non sono che le infami multinazionali, fautrici di un nuovo imperialismo coloniale del III millennio. Chiedono solo che la comunità internazionale si schieri con loro, in una lotta impari di cui spesso neanche si parla.

Noi “occidentali” forse non potremo fare molto per aiutarli, non potremo effettivamente combattere al loro fianco. Ma credo che già iniziare ad interessarsi – in maniera più o meno attiva – alla loro storia, innanzitutto raccontandola, possa essere un primo passo per forgiare dei nuovi weichafe. Dei nuovi guerrieri. In modo da sentirli urlare ancora marrichiweo!!! (dieci volte vinceremo!!!)

Approfondimenti:




qui il video per gli amici di Facebook: http://www.youtube.com/watch?v=4RlEmdxWCcQ