Il 28 e 29 Marzo vai al mare, vai in montagna ma soprattutto...non andare a votare (se sei democratico davvero)!



L'Italia è una democrazia? Bella domanda, di quelle da un milione di dollari sicuramente. C'è chi dice sì e chi dice no. Chi dice no, solitamente, adduce come fonte di a-democraticità Berlusconi. Perché dopo 15 anni di falsa opposizione da parte di quegli uomini che davanti ai microfoni ci dicono che combattono l'uomo di Arcore e sottobanco si alleano con loro come nell'affaire D'Alema-Copasir, abbiamo disimparato a ragionare, e vediamo solo quel che ci indicano (tant'è vero che ve la prendete con l'ex presidente del Milan senza accorgervi che se per 15 anni ha impestato questo Paese è solo colpa della totale inettitudine della c.d. Sinistra...). Anch'io dico che l'Italia non è più (ma lo è mai stata?) un paese democratico. Perché da anni viviamo nell'egemonia delle minoranze; perché per noi la democrazia è: «se una cosa la faccio io che sono dalla parte "bella, buona e giusta" della Storia va bene, se la fai tu che sei da poco uscito dalle fogne allora non va più bene»; perché per noi la democrazia è la democrazia della visibilità: "andiam andiam andiamo alla manifestazion!" ma guai a darsi da fare sul serio per cambiare questo paese. È faticoso e soprattutto non ci sono telecamere che possono riprendermi.
Per noi la democrazia si riduce al momento elettorale. Vado lì, in seggio, metto la mia bella "X" sul simbolo del partito e festa finita. Perché quello hanno detto di fare e quello facciamo. E chissenefrega se oggi il voto è l'operazione più antidemocratica che ci potessero dare, no?

Il nostro, più che voto "democratico" dovremmo definirlo voto "per cooptazione": perché se il voto è davvero libero io posso votare chi mi pare, giusto? E invece no, perché anche quando ci sono le famose "preferenze" alla fine posso solo scegliere tra chi mi viene detto di scegliere.

Cambiano le leggi elettorali a partita in corso, ma noi non lo sappiamo perché siamo troppo presi a denunciare l'ultimo scandalo per il quale nessuno farà nulla, a parte scrivere qualche libro-denuncia per far rimanere tutto esattamente come è sempre stato;
Cambiano le leggi elettorali a partita in corso, ma noi non lo sappiamo perché...il Grande Fratello, X-Factor, l'anticipo, il posticipo; e quando ho il tempo di informarmi?
Cambiano le leggi elettorali (e non solo quelle) ma noi non lo sappiamo. O meglio: o lo sappiamo dopo, oppure se lo sappiamo diciamo cose del tipo: «e io che ci posso fare?» E non ci interessa se - da "democratici" quali ci professiamo - non permettiamo la giusta informazione; non permettiamo ai cittadini, o ad alcuni di essi, di essere rappresentati alle elezioni come "Democrazia" vorrebbe. A cosa mi riferisco? Date un'occhiata qui e capirete:


Regionali 2010: le prove del sabotaggio del diritto di voto


Io dico NO! al voto non democratico italiano;
Io dico NO! al voto che non mi permette di scegliere in maniera realmente libera;
Io dico NO! al voto che si traduce solo in una scelta tra l'uno e l'altro gruppo di potere.

Perché per cambiare davvero le cose c'è bisogno di una riforma radicale del paese, e per farlo bisogna iniziare a cambiare davvero le fondamenta del Sistema, e non solo la carta da parati.
Il voto è uno dei più alti esercizi di democrazia. Ma quando manca la democrazia è ancora così?

NON VOTARE, LOTTA!
Quando ti chiedono di votare, ricordati della tua disoccupazione, del tuo lavoro precario e sottopagato, del tuo quotidiano tirare a campare.
Di come muoiono ogni giorno i lavoratori nelle fabbriche, di come i politici aiutano i padroni.
Dei tagli strutturali, dei soldi che mancano sempre per i salari, le pensioni, la sanità e la scuola ma che per finanziare le guerre non mancano mai.
Degli immigrati sfruttati, imprigionati nei centri di detenzione, mandati a morire in Libia.
Di come la giustizia dello stato è sempre fortissima con i deboli e debolissima con i forti.
Dicono che votare è importante perché questa è la democrazia.
Poi, dopo le elezioni, tutto torna esattamente come prima: politicanti e padroni comandano, e tu torni alla tua vita di sacrifici.
Non delegare agli altri la gestione della tua vita!
Possiamo e dobbiamo fare a meno dei politici di professione!
Autorganizziamoci, lottiamo in prima persona, difendiamo i nostri diritti, sbarazziamoci del potere e dei parassiti in doppio petto!
NON VOTARE, LOTTA!