di Roberta Calafiura per Carta
Fino a pochi decenni fa la coltivazione del grano, in Sicilia, rappresentava un momento di forte socializzazione e un’occasione per condividere valori comuni e tradizioni. Oggi accade che un’associazione locale, i «Colllunatici di Demenna», si sta muovendo perché vengano riscoperte le antiche tecniche di coltivazione e riportati all’antico splendore terreni abbandonati nei comuni del Parco dei Nebrodi. Fondata a Longi,un piccolo paese in provincia di Messina, l’associazione prende il nome innanzitutto dalla città, Demenna appunto, che circa mille anni fa sorgeva nel luogo in cui oggi si trova Longi. La denominazione Colllunatici deriva dalla volontà del fondatore, Angelo Pidalà, e degli altri promotori dell’associazione,di considerarsi «collaboratori della luna»: chiunque partecipi ai loro progetti collabora appunto a prendersi cura del mondo, dell’ambiente, ma soprattutto del territorio locale. La scelta della luna come fonte d’ispirazione è una scelta personale che riguarda la vita privata di Angelo. Già gli antichi pagani sostenevano che durante le notti di piena la luna emanasse una forte energia capace di influenzare il lato emotivo della nostra vita, oltre che i cicli naturali; e proprio le profonde emozioni suscitategli in una notte di piena, hanno dato ad Angelo la carica necessaria per cominciare una nuova fase della sua vita e la grinta per portare avanti un progetto d’amore per la sua terra e per se stesso. Lasciata Roma, la città in cui si era trasferito e nella quale aveva avviato con successo un'attività da parrucchiere, ha deciso di tornare al suo paese natale, Longi. Qui,raccolto un gruppo di giovani che condividevano il suo progetto, ha fondato un’associazione apartitica e senza finalità religiose, dedicandosi alla promozione di spettacoli e convegni con l’obiettivo di rivalorizzare la cultura tradizionale ma anche quella sociale, ambientale e alimentare locale.
L’obiettivo principale è ricreare il ciclo della vita di un territorio quasi abbandonato, com’è quello di Longi oggi, e di migliorare il rapporto tra l’uomo e la natura utilizzando in modo razionale le risorse, consumando prodotti biologici e comunque coltivati senza utilizzo di sostanze chimiche, diffondendo una cultura del vivere nel rispetto dell’ecosistema, garantendo la salute di produttori e consumatori. Il gruppo si batte a difesa dei valori quali l’eticità, la nonviolenza, la legalità e la collaborazione a fini sociali e non di lucro. I Colllunatici portano avanti i loro obiettivi grazie alla passione e all’aiuto dei soci, ma anche della popolazione, dell’amministrazione comunale e di enti, privati o singoli cittadini che condividono con Angelo e i suoi ragazzi il sogno di migliorare se stessi e il mondo. Tra le iniziative che ha promosso, l’associazione – insieme al comune - ha organizzato delle giornate di mietitura,pesatura e trebbiatura tradizionali. Il grano raccolto è maturato da semi di qualità antiche, piantati su terreni incolti e abbandonati messi a disposizione dai proprietari; i semi sono stati prelevati da una banca di conservazione del seme grazie alla collaborazione dell’Istituto sperimentale di cerealicoltura di Caltagirone. Restituita poi all’Istituto le quantità di sementi donate, una parte di raccolto è stata destinata a coloro che hanno manifestato l’intenzione di imitare l’iniziativa, la parte restante è stata destinata ai processi di trasformazione. Ciò che i Colllunatici vogliono dimostrare è che anche se i metodi tradizionali, rispetto a quelli industriali, offrono raccolti minori, i semi ottenuti sono riutilizzabili [non essendo ibridi] e il prodotto finito è molto più sicuro per la salute umana. Le sostanze chimiche invece non fanno altro che intossicare i terreni rendendoli sempre meno fertili nel tempo, costringono i contadini a costosi trattamenti chimici per combattere le malattie causate dalle stesse manipolazioni genetiche, e a lungo andare riducono le produzioni e forniscono frutti senza alcun sapore e sicuramente poco salubri. Evitando l’utilizzo di prodotti chimici risulta evidente, nel medio periodo, come le piante siano in grado di curarsi da sole; con poco dispendio di denaro è possibile ottenere frutti più salubri e gustosi; in particolare le varietà più antiche, e quindi meno manipolate dall’uomo, risultano più resistenti all’attacco delle malattie poiché conservano intatto il loro patrimonio genetico. A Longi è inoltre possibile provvedere alla macinazione del grano per mezzo di un antico mulino a pietra del Settecento, rimesso in funzione da Umberto Russo nel 1996. Dopo aver lavorato per molti anni in una multinazionale petrolifera, spinto dalla nostalgia per la sua terra, e affascinato dal mestiere degli antichi mugnai, Umberto decise di intraprendere l’impresa: tornare a Longi, acquistare con la sua liquidazione l’antico mulino a pietra e rimetterlo in funzione. Il vantaggio della macinazione a pietra, rispetto alla macinazione industriale, è di mantenere inalterate tutte le sostanze originarie del chicco, fibre purissime, proteine, vitamine, germe di grano e sali minerali. È stato dimostrato infatti che le farine macinate a pietra possono prevenire o combattere malattie molto diffuse, come l’obesità, i calcoli biliari, le malattie del fegato e del pancreas, l’ictus ischemico,il colesterolo, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori, il diabete e molte altre. I rulli delle macine industriali, invece, surriscaldando il chicco, possono irrancidirne alcune parti privandolo del suo naturale contenuto vitaminico. La scelta di Umberto, come quella di Angelo, di abbandonare il posto di lavoro che avevano, e che era sicuro e remunerativo, non è stata di certo una decisione guidata da una logica economica e di mercato. È invece un esempio di come sia possibile proporre delle risposte locali al disastro globale; portare avanti dei modi di vita alternativi a quelli dominanti, che mirano al rispetto dell’ambiente, dell’uomo e della salute di tutto il pianeta invece che agli obiettivi imposti dal profitto; e che si possono ottenere, nel lungo periodo, delle gran soddisfazioni e raggiungere traguardi che diano un senso alla propria esistenza e che garantiscano allo stesso tempo condizioni di vita soddisfacenti. Tutto questo in contrapposizione ai successi immediati e alle gioie effimere garantite dal sistema che oggi regna nella nostra società.
Grano all'antica
Scritto da
Andrea Intonti
Pubblicato
6/30/2009 09:25:00 AM
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