Telejato quintuplica: nascono Telejovani ed altri quattro canali

foto: ossigenoinformazione.it
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Partinico (Palermo), 16 giugno 2012 – Fino ad un paio di settimane fa era a rischio scomparsa, ora – parafrasando una nota trasmissione di qualche decennio fa – non solo TeleJato non lascia[1] ma raddoppia. Anzi, quintuplica.

Sono infatti cinque i canali di cui la piccola ed agguerrita televisione antimafia di Pino Maniaci potrà disporre entro la fine dell'anno dopo essersi consorziata a TeleMed, Radio Monte Kronio ed il Tirreno («Sono state le altre emittenti, soprattutto l'emittente regionale TeleMed a consentirci di raggiungere il punteggio», raccontava nei giorni scorsi Maniaci), permettendogli così di entrare nelle graduatorie provvisorie per l'assegnazione delle frequenze televisive del Ministero dello Sviluppo economico. Il primo di questi canali inizierà a trasmettere sul canale 273 del digitale terrestre dal prossimo 4 luglio.

«Noi di Telejato ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini in questa battaglia di democrazia. Soprattutto le associazioni, i giovani, il comitato “Siamo tutti Telejato” e le scuole che hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Napolitano e al ministro Passera. Continueremo a batterci perché lo stesso diritto sia riconosciuto alle altre emittenti rimaste fuori».

Risolto il problema più importante, però, rimane quello delle attrezzature. Per trasmettere con il nuovo sistema, infatti, ne servono di nuove entro il prossimo 2 luglio, quando il segnale analogico verrà spento a Partinico. Spesa complessivo tra i 35-40 mila euro. «Come altre volte» - spiega Maniaci - «non chiediamo niente a nessuno, ma diciamo: siamo disponibili ad accettare l'aiuto di chiunque voglia darci una mano. Noi facciamo la nostra parte. Stiamo impegnando anche l'oro di famiglia per comprare le attrezzature, per arrivare all'appuntamento accendendo un paio di canali. Se non li attiviamo tutti e cinque entro sei mesi, corriamo il rischio che ci vengano tolti».

Intanto sono già stati definiti – quantomeno in termini generali – i programmi degli altri quattro canali a disposizione: il primo vedrà realizzata l'idea di Margherita Ingoglia, studentessa universitaria e stagista presso l'emittente, a cui si deve l'idea di “TeleJovani”, che affidando il microfono ai giovani permetterà loro di poter attivarsi maggiormente nella lotta alla mafia ed al malaffare di tutti i giorni. L'idea è quella di coinvolgere anche l'ordine dei giornalisti, trasformando questa esperienza in una sorta di «scuola di giornalismo di strada».
Un secondo canale sarà invece dedicato all'antimafia della memoria, con trasmissioni su Peppino Impastato, Danilo Dolci, Rita Atria o i giornalisti uccisi da cosa nostra. Il terzo canale di cui TeleJato si doterà – lasciando invece quello rimanente a disposizione delle emittenti tagliate fuori dal digitale terrestre – sarà invece destinato alle sedute dei consigli comunali del territorio.

A questo punto, però, «le famose due stanze con bagno di TeleJato non sono più sufficienti per cui chiediamo che ci venga assegnato un bene confiscato alla mafia» - ha raccontato Maniaci a Dario Barà di Ossigeno per l'informazione[2] - «Per cui chiediamo che ci venga assegnato un bene confiscato alla mafia. Abbiamo già lanciato un appello, chiediamo l'aiuto di don Luigi Ciotti».

Note
[1] http://senorbabylon.blogspot.it/2012/06/lantimafia-sbarca-sul-digitale.html;
[2] Partinico. TeleJato avrà cinque canali, ha vinto la prova del digitale terrestre, di Dario Barà, Ossigeno per l'informazione, 10 giugno 2012