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Summit della 'ndrangheta lombarda a Paderno Dugnano |
Sarà una pura coincidenza, ma quel “centro di potere” si realizza nelle elezioni comunali del giugno 2009, dove la componente calabrese ha di fatto egemonizzato il voto: a partire da Cristina Niutta (prima eletta con 594 preferenze) per arrivare a Luigi Greco (344) passando per l'indagato Pietro Trivi (434). Determinante però, è proprio il ruolo di Chiriaco. Oltre ad essere procacciatore di voti, infatti, il suo compito consisteva nel trasferimento nel business legale gli introiti derivanti da narcotraffico, traffico d'armi, usura e gestione illegale dei rifiuti:
Chiriaco: «La Regione copre il 60 per cento delle spese con la quota, che è il contratto...da un minimo di 36 euro ad un massimo di 60 euro...più è grave...più la regione ti dà, come contributo...tu capisci che se hai 120 posti letto ed hai una media di 45/50 euro al giorno...fai 50 per 120...quanto...sono 7.500 euro al giorno...poi tu stabilisci che la retta deve essere di 100 euro al giorno, la differenza te la dà il privato che nella maggior parte dei casi è un pensionato, quindi la pensione...»
Dieni*: «...700, 800 li ha...»
Chiriaco: «...l'altro prezzo lo integrano i familiari...e se non ha i familiari...te lo integra addirittura il comune...hai capito? Funziona così...allora, è chiaro che tu...se che l'hai contrattualizzato e hai i giusti canali»
Dieni: «...soldi sicuri...»
*Dieni è Antonio Dieni, costruttore edile entrato più volte in indagini della Direzione Distrettuale Antimafia. [scrivere più piccolo e laterale...]
Il comparto sanitario – lo abbiamo visto nelle precedenti “puntate” di questa inchiesta – sta sempre più diventando una delle principali voci utilizzate dalla criminalità organizzata sia come forma di riciclaggio del denaro illecito, sia come fonte di reddito “pulito”, legale.
Ma le mani sul business non sono solo quelle mafiose.