Questo è l'unico video che non fa riferimento alla contestazione di giovedì scorso a Roma, ma serve - a chi non avesse mai sentito parlare della c.d. "legge Tarzia" (me ne ero occupato in questo post) - per capire cosa le donne che sono scese in strada hanno contestato...
Roma - 3 febbraio 2011. Contestazione alla presenza di Olimpia Tarzia al X municipio.
intervista a Milva di "Zero violenza donne" durante la contestazione alla Consigliera regionale Olimpia Tarzia firmataria e promotrice della legge sui consultori
intervista a una ragazza di lucha y siesta durante la contestazione alla Consigliera regionale Olimpia Tarzia promotrice della riforma sui Consultori
Roma 3 febbraio 2011 X municipio, intervista a una occupante della casa lucha y siesta durante la contestazione alla consigliera regionale Olimpia Tarzia, promotrice della riforma sui consultori.
Questo è il risultato finale:
A questo punto, visti anche i tempi che corrono, bisogna fare almeno una considerazione: la legge - faccio riferimento al mio post linkato in apertura datato 8 settembre 2010 - è ormai una proposta "datata". Dov'erano le giornaliste, le attrici o comunque le "notabili" che in questi giorni stanno facendo appelli alla dignità delle donne "perbene" quando si presentava questa legge? Perché non scesero in piazza (e chiesero di farlo alle/agli altr*) allora? Eppure, io credo - ma potrei tranquillamente sbagliarmi e, nel caso, che qualcuno me lo faccia notare - un consultorio ha un'utilità sociale ben più alta della distinzione (borghese?) tra donne "per bene" e donne "permale", ed è anche per questo - come sta venendo fuori dal dibattito in rete - che questo vento finto-femminista del "fronte anti-Ruby" sembra più una strumentalizzazione parlamentare/elettorale che non una vera difesa della dignità della donna.
Bisognerà, peraltro, chiedere a queste donne da che parte stanno: perché se davvero questa battaglia non è una battaglia squisitamente antiberlusconiana allora le donne vanno difese tout court: dalla battaglia dei consultori alla difesa delle donne picchiate e/o stuprate nei C.I.E. (come scrivevo qualche giorno fa in questo post) e sì, devono essere difese anche quelle donne "permale" che spesso diventano tali non per volontà loro ma perché costrette da un sistema ben definito e ben accettato ad andare in strada (è un classico, ad esempio, il disegno o la proposta di legge che va a punire la ragazza in strada e mai - o quasi mai - chi sulla strada ce la tiene).
Mentre aspettiamo di capire come si evolverà questo aspetto della vicenda si può, tra le tante cose, firmare l'appello contro la legge Tarzia: http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-i-consultori-della-regione-lazio-dalla-proposta-di-riforma-tarzia/1977
La legge Tarzia è violenza sulle donne. Cronache dal X municipio
Scritto da
Andrea Intonti
Pubblicato
2/08/2011 06:25:00 PM
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