Infiltrazioni mafiose, in attesa di Reggio Calabria, sciolti i Comuni di Briatico e Samo

Briatico (Vibo Valentia) - «Al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali condizionate dalle dalla criminalità organizzata, il Consiglio ha poi approvato lo scioglimento dei Consigli comunali di Briatico (Vibo Valentia) e Samo (Reggio Calabria)».

Con queste poche righe, poste a pagina 13 del comunicato stampa numero 11[1], il Consiglio dei ministri, che proprio ieri ha definito la composizione della commissione che dovrà decidere sull'eventuale scioglimento per infiltrazioni mafiose di Reggio Calabria[2] ha portato a conclusione lo scioglimento dei due comuni calabresi, dopo circa dieci mesi di lavori delle commissioni (a Briatico, nel vibonese, questa era stata inviata nello scorso aprile, a Samo, l'accesso antimafia era invece iniziato un mese prima). Nei prossimi giorni saranno inviati nei due comuni i commissari straordinari che porteranno avanti l'operato dei due comuni per i prossimi 18 mesi, quando cioè ai cittadini sarà consentito tornare alle urne per eleggere sindaco e consiglieri comunali.

Interessante, peraltro, la situazione di Briatico, il cui Consiglio comunale era già stato sciolto per lo stesso motivo nel 2003.
In una intervista del 2009 con Libera Informazione[3], il giornalista Nello Trocchia - autore di un libro sul fenomeno, intitolato "Federalismo criminale" - sostiene come la normativa sullo scioglimento, per quanto utile, abbia però dei tempi di applicazione troppo lenti. Ed alla luce di comuni sciolti più di una volta (quello di Briatico non è infatti il primo caso evidenziato dai media in questi anni), sarebbe forse il caso di aggiornarlo.

Note
[1] http://www.governo.it/backoffice/allegati/66264-7307.pdf;
[2] http://senorbabylon.blogspot.com/2012/01/reggio-calabria-arriva-la-commissione.html;
[3] Viaggio nell'Italia dei comuni sciolti per mafia, liberainformazione.it, 2 luglio 2009