foto: narcomafie.it |
Catania, 14 aprile 2012 – È stata fissata per il prossimo 9 maggio alle 15.30 – a poche ore dallo spoglio del primo turno delle elezioni amministrative siciliane – l'udienza preliminare per il filone del processo Iblis sulla posizione di Raffaele ed Angelo Lombardo in merito alle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato dal favoreggiamento della mafia.
Ad occuparsi di questo nuovo procedimento sarà Marina Rizza, che nel suo curriculum può annoverare la disposizione della custodia cautelare in carcere per Elio Rossitto, ex ideologo del Movimento per le Autonomie, accusato da un video delle Iene di aver chiesto favori sessuali in cambio di voti alti ad una studentessa dell'università di Catania nonché il rinvio a giudizio per numerosi boss, colletti bianchi e potenti della borghesia catanese.
Il 9 maggio, dunque, le parti si presenteranno davanti al giudice per le rispettive richieste, saranno poi i legali del governatore a dover decidere se intraprendere la strada del rito abbreviato o meno.
E intanto un'altra bufera sta per abbattersi sul solo Raffaele Lombardo, accusato dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola di presunti incontri con esponenti del clan catanese dei Santapaola in un'epoca «anteriore e prossima all'1 gennaio 1993».
Sono dunque tre, attualmente, i processi in cui è coinvolto il governatore siciliano: quello per voto di scambio semplice, quello all'interno del procedimento “Iblis” per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato – per il quale nelle scorse settimane il giudice per le indagini preliminari Luigi Barone ha disposto l'imputazione coatta (nelle note il link[1] del testo integrale dell'ordinanza) – e, adesso, questo per associazione mafiosa.
Ad occuparsi di questo nuovo procedimento sarà Marina Rizza, che nel suo curriculum può annoverare la disposizione della custodia cautelare in carcere per Elio Rossitto, ex ideologo del Movimento per le Autonomie, accusato da un video delle Iene di aver chiesto favori sessuali in cambio di voti alti ad una studentessa dell'università di Catania nonché il rinvio a giudizio per numerosi boss, colletti bianchi e potenti della borghesia catanese.
Il 9 maggio, dunque, le parti si presenteranno davanti al giudice per le rispettive richieste, saranno poi i legali del governatore a dover decidere se intraprendere la strada del rito abbreviato o meno.
E intanto un'altra bufera sta per abbattersi sul solo Raffaele Lombardo, accusato dal collaboratore di giustizia Maurizio Avola di presunti incontri con esponenti del clan catanese dei Santapaola in un'epoca «anteriore e prossima all'1 gennaio 1993».
Sono dunque tre, attualmente, i processi in cui è coinvolto il governatore siciliano: quello per voto di scambio semplice, quello all'interno del procedimento “Iblis” per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato – per il quale nelle scorse settimane il giudice per le indagini preliminari Luigi Barone ha disposto l'imputazione coatta (nelle note il link[1] del testo integrale dell'ordinanza) – e, adesso, questo per associazione mafiosa.
Note |