“La verdad de frente al mundo” è un documentario, della durata di circa 70 minuti, realizzato dall’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba con il quale si vuole (di)mostrare lo squilibrio dei media mondiali quando si parla dell’”affaire-Cuba”.
I pennivendoli filo-americani (ed i giornali che danno loro spazio) ci raccontano ormai da anni la favoletta che le azioni americane sono fatte per “pace e democrazia” da esportare, in questo aiutati anche da una “bloggera libera” come Yoani Sánchez, talmente libera da essere ormai diventata ridicola tanto è chiaro chi ne mantiene i fili. Quegli stessi pennivendoli, che ad esempio si prodigano nell’elencare le nefandezze dell’Iran dimenticano tutti gli atti terroristici compiuti su territorio cubano dagli United Snakes of America: dall’ormai annoso problema del blocco economico all’omicidio premeditato di migliaia di bambini, uccisi con l’introduzione del virus del Dengue qualche anno fa (grazie a quello stesso blocco economico, infatti, gli Stati Uniti vietarono l’introduzione dei medicinali necessari a salvare le vite di questi bambini), dall’operato di terroristi come Luis Posada Carriles ed Orlando Bosh Ávila – che oggi camminano tranquillamente per le strade di Miami, roccaforte del terrorismo controrivoluzionario – all’omicidio di Fabio Di Celmo, un giovane italiano rimasto vittima di un attentato all’hotel de L’Avana.
Grande spazio, naturalmente, viene dato alla detenzione illegale di cinque operatori dell’intelligence cubana, detenuti nelle carceri “democratiche” americane nonostante siano decadute tutte le accuse mosse nei loro confronti.
Non voglio aggiungere altro comunque, vi invito solo a guardare il documentario, ed a farne le considerazioni che più vi sembrano giuste.