Cricche, comitati d’affari, network orizzontali si annidano nelle pieghe del potere istituzionale. Uomini che si nutrono di relazioni e fanno da cerniera occulta tra politica, economia, amministrazioni. Sono loro i veri potenti italiani?
Luigi Bisignani ai microfoni di "Le Inchieste di Gianluigi Nuzzi". Il giornalista racconta il lato serio della denuncia della trasmissione "Le Iene" sul ruolo dei gruppi di pressione in Italia (per chi volesse approfondire, ne ho chiesto qualche mese fa alla dottoressa Maria Cristina Antonucci, ricercatrice in Scienze sociali presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e docente di Sociologia dei fenomeni politici all'Università di Roma Tre. Le quattro parti dell'intervista le trovate al termine di queste poche righe).
Perché in qualunque forma di governo esiste il cosiddetto "Potere", espressione-ombrello che indica tutto e niente. Così come ne esistono le sue derive criminali che, come ai tempi della Commissione Anselmi, devono essere denunciate. Credere però che a gestirlo siano solo quel migliaio di parlamentari che ogni tanto vengono intervistati sui mezzi di informazione è però una gross(olan)a ingenuità.
Qui l'intervista alla dottoressa Antonucci:
Democrazia, partiti e utilità del lobbismo (1/4);
Lobby, Europa e società civile organizzata (2/4);
Lobbisti, faccendieri e stereotipi (3/4);
Lobby, Regione, dibattito. (4/4)