Anticorpi: Documentario sull'infiltrazione mafiosa nell'edilizia a Reggio Emilia


Non ci sono luoghi al riparo dalle infiltrazioni mafiose. Pensare il contrario induce inevitabilmente a "tragici risvegli". Come avvenuto in Emilia Romagna, la ricca regione del nord Italia convinta per la sua storia di avere gli anticorpi per opporsi al radicamento delle mafie. La culla della Resistenza italiana è costretta ora a fare i conti con gli effetti della presenza criminale, come avvenuto nella provincia di Reggio Emilia. Secondo un imprenditore edile il boom dell'edilizia che ha interessato negli anni duemila il territorio è stato alimentato per il 50% da denaro illecito. Una denuncia clamorosa smentita in modo netto e sdegnato dalle autorità. Eppure gli elementi per non prenderla in considerazione sono troppi ed emergono sempre più ora che la crisi sta colpendo duramente il settore. Ma sul riciclaggio non ci sono dati, le banche non hanno lanciato allarmi, le forze dell'ordine nemmeno. Nel silenzio generale sulle illegalità commesse dai palazzinari, diecimila metri cubi di cemento hanno eroso a tempo di record la campagna e spopolato i centri storici.

"Anticorpi" è la prima delle nove inchieste del progetto "Est - Cittadini contro le mafie" un osservatorio - promosso dall’Associazione Ilaria Alpi, da FLARE Network (braccio europeo di Libera, l’associazione contro le mafie di Don Luigi Ciotti) e da Crji (Romanian Centre for investigative Journalism)- che, sfruttando inchieste giornalistiche e denunce dei cittadini europei si pone l'obiettivo di consapevolizzare sia la cittadinanza, troppo spesso distratta da altre notizie, sia le istituzioni europee.
Tre sono i filoni di interesse del progetto: il riciclaggio di denaro derivante da attività illecite nel settore edilizio, le infiltrazioni nel nascente mercato dell'eolico nonché un'ampia riflessione sugli strumenti giuridici utili a contrastare tali infiltrazioni.

Le nove inchieste saranno visibili - oltre che sul sito del progetto - anche su RaiNews (e su Señor Babylon)