Aggressione con Duomo

Che noia questi italiani...
Capita che un signore di più di 70 anni venga colpito con un oggetto contundente da un 42enne con problemi psichici e già si parla di ritorno agli anni '70, si dice che in realtà quello squilibrato è armato dalla sinistra “terrorista” ed altre cazzate simili.
O meglio: a dirlo sono i soliti quattro pennivendoli di regime, i quali ovviamente obbediscono all'ordine di dare la colpa alla sinistra. Senza se e senza ma.


In realtà questa situazione mi fa ridere. Perché mi fa capire ancora una volta quanto la televisione di quel signore lì abbia lobotomizzato le nostre menti. I “cavalieri dell'Ave a Silvio” (Fede, al quale ieri sarà preso un mezzo infarto, Belpietro, Minzolini e compagnia lodante) dicono che è colpa dei leader della sinistra? Il patriottico popolo de' pecoroni fa sì con la testa. Come quei cagnolini che una volta si usava mettere come orpello nelle automobili.
C'è poi il solito intelliggentone che ha capito tutto per cui l'aggressione a Berlusconi è come l'omicidio del commissario Calabresi (leggasi Giampaolo Pansa sul CorSera o Sgarbi a Canale 5). Fossi nei familiari del commissario mi sentirei profondamente offeso.
Perché il governo Berlusconi – quindi non il singolo individuo – con le sue politiche ha mandato un sacco di gente in mezzo alla strada, permettendo agli amici di applicare politiche per cui oggi lavori e domani ti licenzio solo perché mi stai antipatico; permettendo che sui cantieri non si perseguano politiche di sicurezza e nel settore edile ci sia la più alta percentuale di morti al primo giorno di lavoro solo perché nei giorni in cui eri vivo lavoravi in nero sennò non ti pagavano, mentre i padroni, quelli che vengono in azienda a dirti come si fa il tuo lavoro senza mai averlo fatto continuano a guadagnare più e meglio di prima. Non so voi, ma per me queste leggi, o le non leggi che vengono fatte, come quella che permette ad un padrone di tenerci in pugno come novelli schiavi (oggi conosciuti come interinali), sono politiche di governi che pianificano omicidi.

Smetta di fare la vittima” sembra essere la dichiarazione – smentita – di Rosy Bindi. Se l'abbia detto davvero non lo so. Ma ha perfettamente ragione. Basta guardare la santificazione a reti unificate del premier che sta avvenendo su tutti i media nazionali. Non dico che l'aggressore abbia fatto bene, ma a forza di aizzare allo scontro una piazza già calda, è normale che a qualcuno venga in testa di passare oltre, di passare all'azione fisica.
Dovrei accodarmi al politicamente corretto e dire che mi dispiace perché “il matto” ha colpito l'istituzione? Beh, non aspettatevi che dica ciò perché non è vero. Non gioisco, ovviamente, per il livello di esasperazione a cui si sta portando questo paese. Ma non mi straccerò certo le vesti per quel che è successo ieri sera. Perché alla fin fine, ieri sera non è successo assolutamente niente.
Un signore ha aggredito un altro signore. E allora? Dov'è la notizia? So che in realtà la notizia c'è, ovviamente. Ma mi chiedo perché, visto quanto se ne sta parlando nel circuito mainstream, non si riservi lo stesso trattamento mediatico quando le aggressioni sono tra “comuni mortali”, tra i tanti “signor nessuno” che abitano questo paese.

Ieri sera, a caldo, mi incuriosì molto una fonte francese che sosteneva la bufala intorno all'aggressione. Non so se la cricca del premier possa arrivare a tali bassezze morali – non credo, ma non ci giurerei – ma se qualcuno aveva remore a credere al complotto intergalattico ai danni del premier con il quale veniamo ammorbati ad ogni possibilità, ne abbiamo ora una prova lampante. Talmente lampante da sembrare falsa.

Non mi interessa qui perorare o meno la tesi complottistica. Mi interessa solo che, grazie a questa trovata, possiamo facilmente trovare le connessioni con le dichiarazioni dei servi dell'impero di Sua Emittenza che circolano da qualche giorno.

Fedele (di nome e di fatto) Confalonieri: «il governo intervenga su internet per tutelare il copyright Mediaset contro youtube e google». Non so quanti lo ricorderanno, ma Confalonieri è il presidente di quella stessa Mediaset S.p.A. che ha fatto causa a youtube per il non rispetto di un fantomatico diritto di copyright (o “proprietà intellettuale” che dir si voglia). Oggi, casualmente, dal governo presieduto dal padrone di quell'azienda, ci viene detto che la rete – in particolare i social network – è fucina per terroristi in erba, basti vedere i gruppi che sono nati per inneggiare all'aggressore di Sua Emittenza il premier.
Conclusione: il gruppo di potere televisivo di Berlusconi ha trovato il modo di censurare la rete. Con la scusa di chiudere i siti “terroristici”, tra cui molti blog, facebook, youtube otterranno che i contenuti che oggi possiamo vedere gratis delle loro trasmissioni non saranno più visibili.
E questo non è fatto dal governo per combattere “le frange estreme dei movimenti extraparlamentari”, è fatto da Mediaset – e simili – per costringere le persone davanti allo schermo del televisore, costringendo così a guardare quel che loro decidono di farci vedere. Se poi a ciò aggiungiamo anche che la maggior parte della popolazione televisiva guarda solo la Rai e Mediaset, e che le stesse sono sparite dala piattaforma Sky – che permetteva una possibilità d'informazione maggiore – tramite l'imposizione del digitale terrestre, capite bene che la chiave di lettura diventa non più quella di un complotto contro, ma quella di un complotto a favore.

Visto che siamo in tema internet vi segnalo questo nuovo gioco su facebook: dopo “rimbalza il clandestino” da oggi è partito il gioco “crea anche tu il tuo gruppo pro-Berlusconi!”Di cosa si tratta? È un gioco molto semplice (d'altronde, chi lo ha iniziato non deve certo essere un grande pensatore del nostro tempo...): prendete uno dei tanti gruppi contro Berlusconi, cambiategli nome e...sorpresa! Avete ottenuto anche voi il vostro bel gruppo pro-Berlusconi su facebook che tanto piacerà ai telegiornali di regime che lo manderanno anche in onda!
Peccato che scorrendo su quei gruppi si abbia qualcosa di questo genere:


A me non sembra siano proprio commenti inneggianti a Berlusconi quelli che leggo, no?

A “La Telefonata” di Belpietro (ops...) il Sottosegretario al Ministero degli Interni Alfredo Mantovano ci fa sapere che i servizi avevano già da settimane la convinzione che qualcosa stesse per succedere. Al che mi viene un dubbio: se lo sapevano perché hanno posto il Premier di fronte ad un pericolo simile? Perché se lo sapevano ma hanno sottovalutato il problema, credo si possa dire che i servizi segreti sono dunque inutili per comprovata incapacità nello svolgimento delle proprie funzioni di sicurezza. Oppure ci sarebbe la seconda strada, quella del “lo sapevamo, ma siccome il premier in questi giorni compariva sui giornali e in tv per i suoi rapporti con la mafia c'era bisogno di spostare l'attenzione – e i voti – verso altro con qualcosa che facesse scalpore.” E visto che molti anni fa i nostri servizi segreti avevano sviluppato una certa dimestichezza nel mettere bombe in piazza (come a Piazza Fontana, Piazza della Loggia etc...) ufficialmente contro lo Stato Italiano, non mi meraviglierei per questa seconda ipotesi.

Per cui, più che parlare di teorie complottistiche contro il governo - che tanto piacciono ai famosi pennivendoli di cui sopra ed al loro beneamato popolo de' pecoroni - inizierei a pensare che sì, un complotto in atto in questo paese c'è. Ma non è quel complotto di cui scrivevo prima, quello di una "certa parte" della sinistra (Di Pietro con la sinistra non so cosa c'azzecchi però...), ma quello fatto dal governo nei confronti della povera gente. Quella che tutti i giorni perde il proprio posto di lavoro per i "tagli", le "esternalizzazioni" o che muore sul proprio posto di lavoro perché non c'è tutela e non ci sono controlli delle forze dell'ordine (che devono pagare di tasca loro benzina e carta per le fotocopie...).

È questo il vero complotto: "chi vola alle Bahamas e chi va all'obitorio", come cantavano i 99 Posse qualche tempo fa. Ma questa è un'altra storia...