Non al potere, ma a chi lo nutre



Il potere è tale solo se al suo cospetto
si radunano le nostre intelligenze.
Non inchinate i vostri talenti a quanti
li consumeranno per il proprio gozzoviglio.
Non mercificate di padrone in padrone
ciò che non può essere passato di mano in mano.
Non permettete che i compromessi
smarriscano il confine fra la necessità di sopravvivere
e la cupidigia di accumulare a discapito dell’altro.
Se di rado è possibile decidere del proprio talento,
sempre si può scegliere il limite entro il quale sottometterlo.
In un mondo dove ciascuna eccellenza si offrisse
non al servizio dell’uno ma dell’umanità tutta,
il potere perderebbe la radice del proprio sostentamento
in favore di una diffusa possibilità di esistere,
che voi negate,
sovente a voi medesimi.

(Giorgia Vezzoli)