Morire di (IN)sicurezza


"Si e’ uccisa perche’ era clandestina e non riusciva a regolarizzarsi, e per questo era caduta in depressione. Il corpo senza vita di Fatima Aitcardi, 27 anni, marocchina, ripescato ieri sera dal fiume Brembo a Ponte San Pietro, e’ stato identificato dal fratello Mohamed che stamattina si e’ presentato ai carabinieri per denunciare la scomparsa della sorella, uscita di casa ieri alle 14. L’uomo, che invece e’ regolare e vive proprio a Ponte San Pietro, ha raccontato che Fatima era disperata: era irregolare in Italia, aveva tentato in tutti i modi di regolarizzare la sua posizione ed era terrorizzata dalla scadenza di domani, giorno in cui la clandestinita’ diventa reato. E questo l’avrebbe portata a uccidersi."

Con un'agenzia di poche righe fa il suo - anticipato - esordio il pacchetto sicurezza, una sorta di genocidio diluito nel tempo ed approvato per legge. Alcuni mesi fa - quanti ricorderanno? - quando si parlava dei medici-spioni Joy Johnson, una giovane di 24 anni sans papiers morì a Bari di tbc perché aveva paura di essere denunciata se si fosse presentata ad un presidio medico. Alcuni giorni fa, nel lager di Ponte Galeria a Roma un ragazzo algerino gravemente malato di cuore - di cui ancora non si conoscono le generalità - è stato ucciso dallo Stato Italiano. E' stato ucciso da uomini in divisa che secondo logica dovrebbero evitare le morti, non favorirle.

E' questa la "sicurezza" che volete? E' questo, sig.Maroni, il suo modo di servire il Paese? Riesce ancora a guardarsi allo specchio senza avere la voglia di sputarsi addosso?