E venne l'ora...di religione.


Avvertenza prima di leggere questo post: Se siete cattolici, se la domenica andate in chiesa e non muovete muscolo se non ve lo ordinano dal Vaticano e se tante volte foste la Binetti NON continuate a leggere. Passate oltre.

Diciamoci la verità: chi di noi, ai tempi della scuola – eccezion fatta per la suddetta esponente dell'Opus Dei in terra parlamentare, il Papa e qualche pretocchio tutto tempestato d'oro – ha realmente preso sul serio l'ora di religione? Io non la facevo proprio, anche perché il nostro insegnante – tra parentesi un prete che bestemmiava – a mia precisa domanda culturale (gli chiesi qualcosa riguardo ai Taliban prima dello scoppio della guerra...) non seppe rispondermi, mentre rompeva i maroni alla classe intera con i fantasmagorici racconti delle sue imprese tra la vita e la morte. La classe intera, per tutta risposta, copiava allegramente i compiti per l'ora successiva.

A parte le vicissitudini personali credo abbiate sentito tutti parlare dell'ennesimo attacco del terrorismo di matrice cattolico-vaticana ai danni della laicità di questo stato. Per chi non l'avesse sentito faccio un brevissimo riassunto: nel 2008 – governo Prodi – l'allora Ministro dell'Istruzione “Fioretto” Fioroni, anch'egli evidentemente amico della lobby vaticana (spero non sia pure lui dell'Opus Dei altrimenti chiedo la cittadinanza al Botswana...) mediante un'ordinanza dispone che l'insegnamento della religione cattolica – che è bene ricordare non è la religione di stato – concorra nell'attribuzione dei crediti per la maturità. Come ovvio e naturale subito i non-cattolici si sono fatti sentire facendo ricorso. Il 7 luglio di quest'anno il Tar del Lazio ha bocciato l'ordinanza di “Fioretto” Fioroni, ristabilendo quel che è sempre stato in Italia: gli insegnanti di religione non devono partecipare né all'assegnazione dei crediti e tantomeno devono avere “potere reale” negli scrutini. Anche perché, se – per ritornare al caso personale – tutti facessero come il mio insegnante che dava 6 anche a chi non faceva religione saremmo messi bene.

La CEI ovviamente, ha definito vergognosa la sentenza (dimentica forse di ben altre vergogne a cui guardare, come i preti pedofili che spesso difende...) in quanto – cito da Repubblica di quest'oggi -
“ l' insegnamento della religione cattolica non sostiene scelte individuali, ma di una componente importante di conoscenza della cultura italiana. Con buona pace dei laicisti e dei nostri fratelli nella fede di altre confessioni cristiane”
. Avete presente il film Highlander, quando due immortali si scontrano ed il cattivo dice a Christopher Lambert “ne resterà soltanto uno”? Ecco, in pratica è la stessa cosa che dice la CEI, con la differenza che per ora i Vatican's friends ancora non si son messi a tagliar teste.
Come ovvio tutti i futuri elettori del Papa – prima fra tutti Suor Merystar Gelmini – si sono messi a frignare che il Vaticano ha ragione perché (ri-cito da Repubblica):
“la cultura del nostro paese è intrisa di cultura cattolica. La scuola ha il compito di trasmettere questi valori non solo religiosi ma anche culturali, nel rispetto di chi professa religioni diverse assieme a quelli che non credono.”
Che è poi quel di cui vengono accusati gli islamici quando chiedono – a ragione secondo l'art.8 della nostra Costituzione – la creazione di moschee in suolo italico. Mentre scrivo questo mi sorge una domanda: essendo il Vaticano uno stato estero, e la religione cattolica – ripeto – non una religione di stato, perché non c'è la stessa levata di scudi contro la costruzione di Chiese? Alla fine qual'è la differenza con la costruzione di una Moschea?
Suor Merystar continua dicendo:
“faremo ricorso al Consiglio di Stato. I principi cattolici sono patrimonio di tutti. La sentenza impedisce la libera scelta degli studenti e delle famiglie, non contribuisce più alla valutazione globale dello studente, e gli insegnanti di religione verranno considerati come docenti di serie b”.
Mi chiedo però dove sia questo impedimento, visto che non viene fatta menzione – o almeno io non ne sono a conoscenza – dell'immediata espulsione di preti ed insegnanti di religione dalle scuole. Quello sì che sarebbe impedire una libera scelta! Anche sul “libera” scelta avrei i miei dubbi, ma lasciamo perdere altrimenti dicono che sono troppo mangiapreti...

Naturalmente a pag.3 di Repubblica vengono presentate due interviste (che a logica dovrebbero rappresentare l'una e l'altra voce della questione) di Cacciari, che in questi mesi ormai sta diventando come Berlusconi, dice e fa tutto ed il contrario di tutto e lei, la stella più luminosa del panorama politico nazionale (e Vaticano, corrente Opus Dei): Paola “Suor Maria” Binetti! Ah, piccola digressione: articolo su questioni religiose, intervista alla Binetti e la fai fare ad uno che di cognome fa Lopapa? E dillo che lo fai apposta però!
Comunque il sindaco di Venezia mi stupisce, perché secondo lui è
“indecente che un giovane esca dalla maturità sapendo magari malamente chi è Manzoni, chi è Platone e non chi è Gesù Cristo”.
Mi chiedo perché io, ateo, debba sapere chi è Gesù Cristo e possa tranquillamente fregarmene di chi è Maometto, Allah o Buddha. O mi dai un'infarinatura – non pretendo approfondita, ma per lo meno fammeli conoscere – di tutti oppure di nessuno. Altrimenti è dittatura religiosa questa (guarda un po', la stessa cosa di cui accusano – di nuovo – i taliban...)!
La perla però ce la riserva ovviamente la Binetti – l'ho lasciata alla fine dell'articolo di proposito – dicendo che insieme a Pezzotta e alcuni altri “discepoli vaticani” vuol creare un gruppo trasversale per difendere il terrorismo vaticano in Italia. Da una che sostiene che lo stupro è voluto dalle ragazze che si vestono troppo da zoccole – e lei stando in Parlamento (tanto dopo pornostar, nani e ballerine ci sta bene di tutto...) di quel genere di ragazze se ne intende – non oso immaginare come possano chiamarsi: “Vatican'S Power” (modello “Girl Power” delle Spice Girls), “Vatican's lecchins” o cosa?

In chiusura prendo una frase dell'intervista a Cacciari e – tra il serio ed il faceto – dico: Mettiamo Piergiorgio Odifreddi ad insegnare religione (almeno ci insegnerebbe a criticarla, visto che non lo insegneranno di certo preti e docenti cooptati dal Vaticano)!